lunedì 4 giugno 2012

Racconto: Sapore di mamma


È il posto più bello del mondo quello di cui vi stiamo per raccontare: il luogo della nostra infanzia, il luogo dal sapore più dolce che ognuno di noi abbia mai conosciuto.

Starei qui disteso tutta la vita.
Il tappeto soffice è pieno di buffi animali che sorridono, giocattoli che suonano musiche allegre e hanno bellissime luci colorate.
Li osservo incantato, poi la fame mi dà uno scossone e, per lo stomaco vuoto, esplodo in singhiozzi e urla disperate.
Lei accorre subito, mi prende tra le braccia e si sbottona la camicetta. Com'è bella... Non mi stanco mai di guardarla!
Ma adesso ho altro a cui pensare. Non è il momento di perdersi in contemplazione o mettersi a giocare. Mi attacco con voracità e il liquido scende in gola, passa per lo stomaco e scivola giù a riscaldarmi le punte dei piedi.
Anche qui si sta bene, questo posto è ancora più morbido del tappeto. E profuma, è una cascata di fiori.
Gusto i cibi uno alla volta, imparo i sapori, li riconosco, e mi piace proprio tutto. L'insieme è dolce ma ha una nota che mi pizzica la lingua. Ieri sera qualcuno ha mangiato piccante! Ormai me ne accorgo subito, provate a nuotare per mesi dentro a una sacca d'acqua e peperoncino e poi ditemi un po'!
Ma c'è dell'altro. Gli aromi si mescolano, ora prevale l'uno ora l'altro, e quello che rimane in gola non mai è lo stesso che accarezzava le labbra e la lingua. Questo qui ad esempio mi pare di frittata ai carciofi, con una grattata di formaggio e naturalmente pepe, che non manca mai. Ma almeno non ci sono le cipolle, l'ultima volta ho impiegato tre giorni a digerirle.
La punta aspra che sfrega sul palato non lascia dubbi: fragole. Poteva sceglierle un po' più mature però, o aggiungere dello zucchero. Ma forse la colpa è della panna. Da grande me la farò spiegare per bene questa storia della panna acida, e me le gusterò da solo, le fragole, e forse mangiare sarà anche più divertente, ma intanto non mi interessa.
Per adesso sono felice di assaggiare tutti i cibi disciolti nel latte e, a pancia piena, lasciarmi andare in un sonno senza pensieri, abbracciato a lei e al sapore che preferisco. Il suo. Il sapore della mia mamma.


Sapore di mamma
di Valentina Cosimi

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